Grandi rossi del Sud a Barile

Brillante debutto del rinnovato Consiglio dell’ONAV Potenza, sempre guidato dalla solerte Antonietta Facciuto, che nella serata del 30 Aprile ha presentato una degustazione dedicata ai grandi rossi del Sud-Italia, dopo aver assaggiato quelli del Nord in una precedente serata. Tutto esaurito, con la presenza apprezzata degli amici della delegazione ONAV Avellino, con il suo Delegato Sig G. Iannone,   nonchè con la lusinghiera presenza di ospiti provenienti dalla Calabria e da Bari, che si sono sobbarcati una bella trasferta per poter essere presenti.

Grandi Rossi del Sud Italia

Grandi Rossi del Sud Italia

Ma veniamo ai vini, i quali hanno offerto un scelta di prim’ordine per la tipicità ed il livello qualitativo.

– Benanti – Serra della Contessa 2004 – Da uno dei produttori che hanno contribuito al rilancio dei vini dell’Etna, assaggiamo questo grande rosso dal colore tenue e dal profumo etereo, speziato, ematico. Ha tannini vellutati, personalità ed ampiezza, e nel finale emergono sentori di prugna e confettura. Bella persistenza.

Colacino – Britto 2011 – Anche questo Savuto rosso calabrese, dalla trama fitta e impenetrabile, è preceduto da un intenso fruttato che ricorda confetture e frutti neri. Acidità bassa ma grande bevibilità all’insegna della potenza e della concentrazione.

– Argiolas – Turriga 2010 – Produttore e vino sono rappresentativi del territorio sardo con questo uvaggio da Cannonau  e piccolo saldo di carignano, Rosso vivace, ancora giovanile, denunzia in bocca toni vegetali e fruttati. Compatto e profondo, fine e di sicura longevità, suggerisce una ispirazione vocata all’ internazionalità.

–  Mastroberardino – Radici 2006 – Altro vino simbolo della tradizione vitivinicola Irpina, questo Aglianico in purezza è a sua volta simbolo di questa storica Azienda. Ha color rosso ancora vivace, e profumi di viola e muschio. In bocca si percepisce fruttato, floreale, ampio, con tannini evoluti, fine e persistente.

– Carbone – Stupor Mundi 2011 – Rosso rubino carico, è all’inizio della sua lunga vita. Profumi di confettura e ribes, con tannini che vanno ammorbiditi dal tempo. E’ ancora aggressivo ma tattile, terroso, con buona persistenza.

– Casale della Ioria – Cesanese Torre del Piano 2012 – Per questo vitigno autoctono in grande valorizzazione, abbiamo nel bicchere un rosso rubino acceso, fruttato e con sentori di rosa e ribes.In bocca è caratterizzato da sapori acidi e pepati, e tannini non invadenti. Grande morbidezza.

– Praesidium – Praesidium 2010 – Un montepulciano che impressiona per la potenza e concentrazione. Rosso impenetrabile. materico e terroso, esprime pienezza ed austerità  frutti neri abbinati a spezie, con consistenza gustativa.

In complesso una selezione di vini molto significativi per la zona di appartenenza, che hanno riscosso notevole successo tra i numerosi appassionati degustatori.

 

 

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