Emozioni di fronte ai patriarchi della vite
24 luglio 2010 by Leave a Comment
Viti e uva di Tintore di oltre trecento anni! In una appassionata ed emozionante visita ai vigneti dell’azienda Monte di Grazia di TRAMONTI, in Costa di Amalfi, abbiamo avuto modo di commuoverci di frante a vere e proprie reliquie della viticoltura. Alfonso Arpino, il fortunato proprietario che coltiva, ma vorremmo dire accudisce, le viti ultra centenarie di Tintora, Ginestra, Pepella e Per’e Palummo, ci ha messo di fronte ad una viticoltura autentica ed essenziale che si ritrova nella memoria storica degli antichi vignaioli del sud Italia.Le viti di Tintore, beneficiando del suolo vulcanico delle colline di Tramonti, vegetano da ben oltre i secoli passati, e sono riprodotte con il sistema della propaggine. La propaggine consiste nell’allevare un pollone dalla base ed interrarlo per portarlo ad uscire dove si vuole una nuova vite; quando avrà emesso sue radici, si potrà staccare dal suo tutore, creando così un individuo esattamente identico alla vite originaria. Tutto ciò è possibile perchè alla base della vite franca non c’è il portainnesto americano. Questo consente di avere sempre lo stesso clone, tramandato non dall’innesto e non svilito dal portainnesto americano, ma riprodotto sempre da se stesso e mantenuto in vita da un apparato radicale che sicuramente si estende per decine di metri, dal momento che anche la parte aerea della vite è altrettanto sviluppata.
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